Il grande successo che ebbe il blues a Chicago, lo si deve per la maggior parte ai fratelli Leonard e Phill Chess. I due, polacchi di origine, acquisirono nel 1947 un'etichetta discografica, e dopo averla rinominata "Chess Records", decisero di sfruttare la forte popolarità della muscia nera, dovuta alla forte migrazione degli afro-americani verso le città, e si specializzarono appunto in Blues, per poi dare vita in seguito al Rock'n'Roll, ma procediamo con ordine...
Il primo successo radiofonico della compagnia fu firmato da Muddy Waters, con il singolo "I can't be satisfied" del 1947. parecchi sono i musicisti che firmarono con la Chess e
tra loro non si può non menzionare Little Walter. Il giovane armonicista fu ,per il suo strumento, l'equivalente di Jimi Hendrix per la chitarra: fu il primo ad elettrificare un'armonica
a bocca, prima facendo parte della band di Muddy Waters (è sua l'armonica in "Forty Days And Forty Nights" e altri brani) e poi da solista, pubblicando vari singoli di successo, tra cui primo fra tutti
"My Babe".
Howlin' Wolf, probabilmente la voce più grossa del Blues, è stato un altro grande artista di successo sotto contratto con la Chess. La compagnia se lo è dovuto contendere con
una rivale, ma alla fine ne ottenne l'esclusiva. La scelta si rivelò un successo, come un successo fu, nel 1956, il singolo "Smokestack Lightning".
Non solo bluesman grossi e cattivi, ma anche
donne, prima fra tutte Etta James: la cantante Soul, una delle voci migliori della storia, incise per la compagnia il singolo che nel 1961 la portò al successo internazionale: At Last.
Fra questi artisti leggendari, non dobbiamo dimenticarci di colui il quale scrisse la maggior parte dei brani interpretati dai sopra citati: Willie Dixon. Il contrabassista, molto meno
famoso dei suoi colleghi, è stato l'autore principale di grandissimi successi, fra cui spicca il brano citato a inizio pagina: Hoochie Coochie Man.
Ma i fratelli Chess non sapevano di aver dato un input fondamentale alla nascita di un nuovo, storico genere...
Quando Chuck Berry si presentò alla Chess tutti si chieserò "Ma questo cosa è? Sembra Blues ma non lo è". In realtà, in termini stretti, si trattava sempre di Blues, suonato più velocemente, ma la differenza la faceva lo spirito e le capacità interpretative del leggendario chitarrista, cantante, e perchè no, anche ballerino (celebre il suo Duckwalk). Non è a un uomo bianco, ex marine e col celeberrimo ciuffo, che si deve attribuire la nascita del Rock'n'Roll, ma ad un alto e pimpante ragazzo afro-americano, che, purtroppo, a causa delle sue devianze, non ha potuto godere il successo ottenuto. Chuck Berry fu arrestato nel 1959, e condannato a cinque anni di reclusione, per aver avuto rapporti con una ragazzina di soli quattordici anni. Una volta uscito, ha avuto una carriera lunga quasi settant'anni, ma il suo momentum fu spento dall'arrivo di Elvis Presley, il quale risultava sicuramente più adatto eticamente e culturalmente a ricoprire quel ruolo di mercato. Tra i suoi successi maggiori, ricordiamo senza dubbio Johnny B. Good (successo planetario, e ancora oggi una delle canzoni più celebri del mondo), Maybellene e Nadine.